Un enorme lago di calda lava ribollente è stato scoperto in un vulcano su una remota isola sub-antartica nell’Oceano Atlantico meridionale. È l’ottavo lago di roccia fusa mai scoperto sulla Terra, un numero molto esiguo. Gli scienziati dell’University College di Londra (UCL) e del British Antarctic Survey (BAS) hanno scoperto questo raro lago di lava sull’isola di Saunders, nelle Isole Sandwich del Sud, a circa 1.000 miglia (1.610 chilometri) a nord del limite orientale del Mare di Weddell in Antartide. Osservando le immagini satellitari dell’isola disabitata tra il 2003 e il 2018, i ricercatori hanno scoperto che il vulcano innevato del Mount Michael sull’Isola di Saunders, solitamente ammantato alla vista da nuvole pesanti, ospita un lago di lava all’interno del suo cratere, di dimensioni comprese tra 90 e 215 metri di diametro. Gli studi mostrano che la roccia fusa nel lago di lava è calda: ad una temperature compresa tra 989 e 1.279 gradi Celsius.
Saunders Island fa parte di una catena vulcanica remota conosciuta come Isole Sandwich Australi. Esse sono unificate all’isola sub-antartica della Georgia del Sud e, insieme a questa, designati come territorio d’oltremare britannico.
L’isola e la montagna vulcanica sono “estremamente difficili da raggiungere, e senza immagini satellitari ad alta risoluzione sarebbe stato molto difficile scoprire questa straordinaria caratteristica geologica”, ha detto in un dichiarazione l’autore principale della nuova ricerca, la geografa dell’UCL Danielle Gray.
Lago di lava
Sebbene i gorgoglianti laghi di lava siano un’immagine comunemente legata ai vulcani, solo sette di essi sono stati trovati prima, ha detto il geologo BAS Alex Burton-Johnson, coautore della nuova ricerca.
Gli scienziati sapevano di un’anomalia nella temperatura sul vulcano sull’Isola di Saunders da diversi anni, ma uno studio BAS del 2001 sulle immagini satellitari non fu in grado di determinare cosa la avesse causata, ha detto Burton-Johnson a Live Science.
Poiché l’isola è così remota, pochissimi ricercatori hanno avuto l’opportunità di raggiungere Mount Michael. “La base è stata visitata rare volte e nessuno è mai arrivato in vetta.”
Ma l’ultimo studio ha utilizzato fotografie satellitari ad alta risoluzione della montagna, scattate ad una particolare lunghezza d’onda progettate per evidenziare qualsiasi attività geotermica. Queste fotografie dimostrarono in modo conclusivo che il cratere del Monte Michael contiene un lago di roccia fusa, anche se i ricercatori non sono stati in grado di determinare la profondità alla quale si trova.
Mentre molti vulcani emettono lava quando esplodono e formano stagni temporanei e laghi di roccia fusa, questi di solito si seccano in roccia solida in pochi giorni o settimane.
Gli altri sette laghi persistenti di lava sono: i vulcani di Nyiragongo nella Repubblica Democratica del Congo; Erta Ale in Etiopia; Monte Erebus nel Mare di Ross in Antartide; Monte Yasur a Vanuatu; l’isola vulcanica di Ambrym a Vanuatu; Kilauea alle Hawaii e la caldera Masaya in Nicaragua.
Enigma fuso
Inizialmente i geologi erano incerti sulla ragione per cui la lava dal profondo solidificasse e si trasformasse in roccia intorno alla maggior parte dei circa 1500 vulcani presenti sulla Terra, mentre rimane liquida in rari punti, ha detto Burton-Johnson. Hanno poi determinato che il calore delle eruzioni di gas vulcanici, come vapore, anidride solforosa e anidride carbonica, potrebbe mantenere alcuni laghi di lava a una temperatura sufficientemente elevata da tenerli fusi, ha aggiunto. Questo sembra essere il caso sul Monte Michael sull’Isola di Saunders, che contiene un lago di lava persistente almeno dal 2003, e probabilmente più a lungo.
Burton-Johnson ha affermato che il prossimo passo dovrebbe portare un aereo o un drone a sorvolare il cratere del Monte Michael per scattare fotografie del lago di lava, ma ciò potrebbe richiedere anni per l’organizzazione.
“Il problema è che le Isole Sandwich Australi sono così incredibilmente remote, c’è poco traffico navale che passa lì”, ha detto. “Quindi non ci sono molte opportunità per le navi da ricerca in quella zona.”
La loro ricerca è stata pubblicata nell’ultimo numero della rivista Volcanology and Geothermal Research.
Bellissima la natura specie quella incontaminata peccato che sono così remote e difficili da raggiungere li vedo come posti ideali per staccare dal ns mondo.
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