Nella capitale della Groenlandia, durante il confinamento a causa del Covid scattato lo scorso mese di aprile, è stata vietata la vendita degli alcolici. La nuova norma mira a scongiurare possibili episodi di violenza sui bambini che si presume potrebbero essere favoriti dalla chiusura. “In una situazione del genere, dobbiamo prendere numerose misure per evitare il contagio”, ha detto sabato il primo ministro Kim Kielsen. “Ma al centro della mia decisione c’è la protezione dei bambini; devono avere una casa sicura “. In Groenlandia quasi un abitante su tre ha subito abusi sessuali durante l’infanzia. Gli esperti spiegano questo con l’uso di alcol, droghe e inconsapevolezza dei diritti dei bambini.
Dopo che la Groenlandia, a seguito della scoperta dei primi 10 casi di Coronavirus, ha chiuso le scuole, ne è immediatamente conseguito un aumento della violenza. “Sfortunatamente, a Nuuk, la violenza domestica è aumentata nelle ultime settimane”, ha detto ai media locali il ministro della salute, Martha Abelsen. L’eccessivo consumo di alcol da parte dei genitori ha esposto i bambini ad abusi domestici e di conseguenza è scattato il divieto di vendita. Anche gli assembramenti con più di 10 persone sono stati vietati e il traffico aereo interrotto per aiutare a combattere il virus. La restrizione sull’alcol punta anche a favorire un rallentamento dei tassi di trasmissione. “Le persone sono meno consapevoli dei pericoli di contaminazione quando bevono alcolici”, ha aggiunto il ministro. A margine il governo si è impegnato a eliminare del tutto gli abusi sessuali sui minori entro il 2022.
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