L‘aquila di mare di Steller, la più grande acquila pescatrice al mondo, è uno degli animali simbolo della Kamchatka in quanto nidifica solo nella penisola e nelle aree adiacenti, le coste del mare di Okhotsk, le Kurili settentrionali e il nord di Sakhalin. La sua popolazione totale è di circa 7.000 esemplari di cui 3.900 in Kamchatka.
Il primo scienziato a descrivere questo grande rapace fu Steller nel suo libro del 1774 “Descrizione della Kamchatka”. In realtà, per uno studio scientifico completo bisognerà aspettare il 1811 e il lavoro svolto da Peter Simon Pallas, zoologo e botanico Tedesco che avrà l‘opportunità di osservare due esemplari di aquila portati a San Pietroburgo. Il nome Latino del genere “Haliaeetus” deriva dal Greco “hali”, mare, e “aetos”, aquila, quello della specie “pelagiche”, significa marittimo, enfatizzando così due volte il legame di questo uccello predatore con il mare.
L‘apertura alare dell‘aquila di mare di Steller può raggiungere i 250 centimetri e il suo peso i 9 chilogrammi; come molti altri uccelli predatori la femmina è più grande di un 15/20%. Ci sono ragioni ben precise per questo, il maschio sarà un cacciatore più agile e la femmina più forte e in grado di attaccare animali di maggiori dimensioni, una miscela perfetta per la coppia che così potrà avere successo con prede con caratteristiche diverse. Inoltre in marzo/aprile, quando l‘inizio della cova richiederà molte energie, un corpo di dimensioni maggiori garantirà alla femmina più riserve di grasso e acqua.
Gli Ainu usavano chiamarla la regina delle aquile. Il suo evidente piumaggio bianco e nero e il grande becco giallo brillante tradiscono la sua presenza anche quando è immobile. L‘aquila di mare di Steller ama appoggiarsi maestosamente sulla punta degli alberi in modo da rendere noto a tutti che è presente ed è vigile, così facendo evita inutili conflitti territoriali e il conseguente spreco di energie.
Essa si distingue dagli altri uccelli predatori non solo per il piumaggio e le dimensioni, ma anche per le impressionanti dimensioni del becco e del cranio, quest‘ultimo è il 20% più lungo di quello delle aquile di mare codabianca e testabianca. Il becco è uno strumento potentissimo che permette a questi uccelli di inghiottire un pesce di 1 chilogrammo in soli 3/4 minuti, la stessa cosa per un‘aquila di mare codabianca richiederebbe 18 minuti. Inoltre le zampe con artigli di 4,5 centimetri possono maneggiare grandi pesci come i salmoni, senza difficoltà.
Se non fosse per le condizioni climatiche del suo areale distributivo, l‘aquila di mare di Steller, potrebbe essere un animale stanziale. In realtà è costretta a migrazioni autunnali e primaverili. In Kamchatka, queste ultime sono molto brevi in quanto le zone di sverno sono in prossimità di quelle estive, per cui la maggior parte della popolazione si sposta nel sud della penisola per l‘inverno e solo alcuni esemplari proseguono verso le Kurili oppure Hokkaido. Il motivo che costringe le aquile a spostarsi è la difficoltà nell‘accedere al cibo, che non appena le acque dei corsi d‘acqua gelano, diventa drammatica. La Kamchatka in questo senso costituisce un‘eccezione, in quanto la presenza di molte sorgenti termali, fa sì che diversi fiumi e laghi durant el‘inverno rimangano liberi dai ghiacci e i salmoni continuino ad arrivare per deporre le uova fino a marzo.
Una coppia di aquile, solitamente, nella propria zona di riproduzione costruisce diversi nidi; si tratta di strutture solide che possono durare anche diversi anni pur necessitando di manutenzione costante. Il criterio principale che esse seguono nello scegliere il luogo per la fabbricazione del nido è la vicinanza con l‘acqua, così, il 96% degli uccelli, nidifica entro 500 metri di distanza dalla costa. I nuovi nidi misurano circa 70 centimetri di diametro, ma con il passare delle stagioni la sua dimensione aumenta fino a raggiungere 220 centimetri, con una profondità di oltre un metro.
Circa il 74% dei giovani non supera il primo anno di vita, e solo il 15% di essi arriva all‘età della maturità, che viene raggiunta a 6 anni circa. Si conosce poco a proposito delle aspettative di vita delle aquile di mare di Steller in libertà, un esemplare in cattività nello zoo di Sapporo ha raggiunto i 54 anni.
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