La superpotenza progetta nuove rotte di navigazione attraverso il ghiaccio reso navigabile dal riscaldamento globale.
Il presidente Xi Jinping sottoscrive l’ampliamento della Belt and Road Initiative nell’Artico.
La Cina ha reso note le sue ambizioni di estendere la Belt and Road Initiative del presidente Xi Jinping all’Artico sviluppando nuove rotte di navigazione aperte dal riscaldamento globale.
Rilasciando il suo primo rapporto ufficiale sulla politica artica, la Cina ha dichiarato che incoraggerebbe le imprese a costruire infrastrutture e condurre viaggi commerciali di prova, aprendo così la strada alle rotte di navigazione artica che formerebbero la “Via della Seta Polare”.
“La Cina auspica di lavorare con tutte le parti per costruire una “Via della Seta Polare” attraverso lo sviluppo delle rotte di navigazione artica”, dichiara il documento, pubblicato dall’ufficio informazioni del Consiglio di Stato.
La Cina, nonostante non sia uno stato artico, è sempre più attiva nella regione polare e nel 2013 è diventata osservatrice del Consiglio Artico.
Tra i suoi crescenti interessi nella regione il principale è costituito dalla partecipazione al progetto russo Yamal di gas naturale liquefatto (LNG), che secondo il quotidiano cinese Daily, dovrebbe fornire alla Cina 4 milioni di tonnellate di GNL all’anno.
Il quotidiano ha riferito il mese scorso che la navigazione attraverso la rotta del Passaggio a Nord-Est ridurrebbe di quasi 20 giorni i tempi che sono necessari utilizzando la rotta tradizionale attraverso il Canale di Suez. Anche COSCO (China Ocean Shipping Company) ha utilizzato in precedenza il passaggio a nord della Russia per far transitare le sue navi.
La crescente importanza della Cina nella regione ha suscitato preoccupazioni negli stati artici riguardo ai suoi obiettivi strategici a lungo termine, incluso il possibile dispiegamento militare.
“Alcune persone potrebbero avere dei dubbi sulla nostra partecipazione allo sviluppo dell’Artico, preoccupati delle nostre reali intenzioni o dal fatto che potremmo saccheggiare risorse o danneggiare l’ambiente”, ha detto il Vice Ministro degli Esteri Kong Xuanyou in un briefing.
“Credo che questo tipo di preoccupazioni siano assolutamente infondate.”
Il rapporto ufficiale afferma che la Cina guarda allo sviluppo dell’estrazione di petrolio, gas, risorse minerarie e altre energie non fossili, pesca e turismo nella regione. Afferma inoltre che lo farebbe “congiuntamente agli Stati artici, nel rispetto delle tradizioni e delle culture dei residenti dell’Artico, incluse le popolazioni indigene e la conservazione dell’ambiente naturale”.
La Belt and Road Initiative mira a collegare la Cina all’Europa, al Medio Oriente e oltre attraverso progetti infrastrutturali di massa in dozzine di paesi, riflettendo il desiderio di Xi Jinping che la Cina assuma un ruolo di leadership globale sempre più importante.
FONTE: Reuters
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